“Anelli” è una iniziativa editoriale promossa dal CdRR per raccogliere e divulgare studi, documenti, resoconti di restauri, cronache e curiosità relativi a quei complessi monumentali che, nelle diverse epoche storiche, sono appartenuti al Demanio della Corona e che oggi costituiscono un notevolissimo patrimonio artistico-culturale, oltre ad essere una testimonianza di primo piano della cultura dell’abitare in Lombardia. I singoli volumi della collana – “anelli” di una catena che nella sua progressione vuole riflettere l’evoluzione metodologica della ricerca di pari passo all’attività del Centro – hanno una vocazione monografica e privilegiano, di volta in volta, una delle tre principali residenze reali presenti sul territorio lombardo: Palazzo Reale di Milano, Villa Reale di Milano, Villa e Parco Reale di Monza.
“Anelli”
Collana di studi, resoconti, cronache e curiosità relative alle Residenze Reali Lombarde
Il primo numero di “Anelli”, presentato nel corso della Settimana della Cultura 2010, ha riguardato la Villa e il Parco di Monza avendo come tema “Indagini conoscitive e interventi di recupero”.
Il secondo numero riguarda invece Palazzo Reale di Milano e pubblica un inventario inedito, il cosidetto “Fundus Instructus”: un sistema di gestione dell’insieme di oggetti, comuni e di pregio, funzionali al mantenimento quotidiano delle regge – quali argenti, cristallerie e suppellettili da tavola, rami da cucina, biancheria da letto e da tavola, livree e carrozze – parallelo a quello in vigore per il patrimonio mobiliare e amministrato direttamente della Corte Vicereale. Ripercorre poi la lunga stagione di restauri che, a cominciare dal progetto di massima del 1977, ha ridefinito il volto e gli spazi di Palazzo Reale in accordo alla sua nuova destinazione di polo museale ed espositivo.
Il terzo numero è dedicato alla Villa Reale di Monza negli anni del Regno d’Italia. Questa nuova pubblicazione raccoglie infatti i contributi, in forma ampliata e rielaborata, presentati al convegno La Villa Reale di Monza, reggia estiva del Regno d’Italia che si è svolto presso il Teatrino della Villa il 20 maggio 2011 e che ha messo al centro dell’attenzione proprio tale aspetto, approfondendo le motivazioni della scelta operata da Umberto I, lo stretto legame esistito con il Palazzo del Quirinale, la vita che si svolgeva tra le mura della reggia, la diversa funzione assunta dal parco in quei decenni e, soprattutto quel nuovo gusto dell’abitare che tanta influenza ebbe sulle modifiche di fine secolo.
Il quarto numero di Anelli, “La Villa Belgiojoso Bonaparte Una residenza neoclassica trra Ancien regime ed Età napoleonica”, è stato editato grazie al supporto scientifico, operativo ed economico della Galleria d’arte Moderna di Milano. Il volume affronta l’analisi di quel momento della storia dell’edificio in cui diviene a pieno titolo residenza “reale”. In seguito all’acquisto da parte della Repubblica Italiana (1803), che la concede in uso a Napoleone Bonaparte e alla sua famiglia, all’istituzione del primo Regno d’Italia (1805) e alla cessione dell’edificio al viceré Eugenio di Beauharnais (1810), che ne farà la sede della propria corte con la consorte Amalia di Baviera.
Mentre il quinto numero della collana Anelli del CdRR , “La Villa di Monza, dalla Repubblica Cisalpina al Primo Regno d’Italia”, analizza le vicende storiche e modificative che hanno caratterizzato il compendio monzese in epoca napoleonica, con particolare riguardo agli adeguamenti dei suoi interni al gusto impero, il sesto, “Gli arredi monzesi al palazzo del Quirinale, Esiti della ricognizione mobiliare” (stampato più tardi e ancora da presentare) dà conto del lungo lavori di ricerca e studio condotto a partire dagli anni ’90 del Novecento sul nucleo di arredi, suppellettili e quadri trasferiti, prima della dismissione del patrimonio Dotazione Corona, al palazzo romano.
Il settimo numero, “Il Palazzo Reale di Milano in età napoleonica (1796/18014)”, chiude la trilogia degli approfondimenti sulle residenze reali di Milano e Monza con un’analisi di quel palazzo trasformato da Piermarini nella sede di Governo degli Asburgo.
Con “La Cappella Espiatoria di Monza. Nuovi esiti di ricerca a 110 anni dalla sua costruzione” sono state pubblicate tutta una serie di immagini inedite che documentano l’evolversi del cantiere per il monumento funebre di Umberto I e le ore immediatamente successive al regicidio.
Il volume trae spunto dal convegno omonimo che si è tenuto al Palazzo Reale di Milano il 9 e 10 aprile 2018, nell’ambito delle celebrazioni per il trecentesimo anniversario della nascita dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Il periodo ‘teresiano’ costituisce infatti per la Lombardia l’avvio di un processo di modernizzazione innescato dalle riforme volute dalla sovrana austriaca, con importanti ricadute sulla vita economica, artistica e culturale della regione.